Nelle fattorie vengono organizzate per gli alunni di tutte le età iniziative e attività che permettono di superare la tradizionale separazione tra obbiettivi cognitivi, comportamentali, sociali, affettivi, emotivi.
Attraverso le attività appositamente programmate, si può vedere, capire, che ogni azione riceve forza e significato ed esito positivo solo all’interno di una molteplicità di altre azioni.
Le visite in fattoria, preparate adeguatamente dagli insegnanti ed inserite e ragionate nel piano dell’offerta formativa (POF), sono preziose occasioni di apprendimento e crescita e quindi da valorizzare da parte della scuola dell’autonomia.
Le visite e i percorsi in fattoria vengono svolte prioritariamente con un chiaro obiettivo didattico da raggiungere.
È, dunque, importante preparare i ragazzi all’uscita in fattoria utilizzando i materiali di approfondimento predisposti.
Le visite vengono realizzate in funzione dell’età dei ragazzi, dei programmi scolastici e dei progetti della classe o del gruppo accolto.
È inoltre auspicabile un incontro preliminare tra agricoltore e responsabile della visita.
La scoperta programmata come processo autonomo di conquista della conoscenza:
L’alunno diventa protagonista del processo di apprendimento
L’insegnante svolge il ruolo di guida metodologica all’interno del processo didattico
L’agricoltore si pone come una guida amica che conosce i segreti della campagna e insegna ai ragazzi attività pratiche per riflettere sul valore delle cose quotidiane
La fattoria si pone come organizzatore cognitivo che consente l’incontro ed il concorso delle diverse aree disciplinari.
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