L’esperto risponde

I clienti sono orgogliosi di portare a casa un ricordo della giornata trascorsa in fattoria per condividere con la famiglia/amici l’esperienza.

Potrebbe essere un oggetto che hanno creato, confezionato, prodotto e poi personalizzato con le loro mani durante un’attività proposta dalla fattoria (es. sacchetto con dentro il panino appena sfornato, vasetto con miele, oggetto creato attraverso un laboratorio bricolage, vasetto dove è stato piantato un seme che conserveranno sul balcone di casa, vasetto con composta di frutta, ecc…).

Possiamo approfittarne per applicare sopra il biglietto da visita con i contatti e brochure con i servizi offerti dall’azienda.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Visto che il numero degli ospiti adulti in fattoria sta aumentando, consiglio di progettare e poi programmare una serie di attività adeguate, da realizzate in tempi e modalità diverse.

Se i nostri ospiti hanno terminato il pranzo o la cena presso l’agriturismo si potrà proporre loro un’attività breve e facile da realizzare, che comporti l’utilizzo di pochi strumenti e materiali già impostati in precedenza. 

Diverso invece è se gli ospiti soggiornano più giorni presso la fattoria. In questo caso si possono progettare e calendarizzare laboratori e percorsi didattici più complessi, della durata anche di 1 – 1,5 ore e che offrano l’opportunità al cliente di portarsi a casa un ricordo di voi.

Presso la propria fattoria si possono inoltre calendarizzare eventi che coinvolgano gli adulti:

  • feste a tema: la festa della mietitura, la raccolta delle ciliegie, la festa della lavanda, la musica nell’aia, ecc…
  • oppure laboratori specialistici: laboratori di cucina, percorsi didattici all’avvio della gestione dell’orto, il riconoscimento delle erbe spontanee e la loro raccolta, la costruzione di un forno solare, le tecniche di potatura e conservazione della lavanda, ecc…

 

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Per una buona riuscita dell’attività didattica è necessario accogliere un numero di ospiti proporzionato al numero di operatori presenti in azienda. Si consiglia un rapporto massimo di 1 a 10.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Il costo deve essere calibrato alla complessità delle attività ideate e che si vogliono proporre. E’ essenziale valutare i seguenti fattori, prima di stabilire una quota:

  • il tempo che gli ospiti rimangono in fattoria che solitamente viene quotato sulla 1/2 giornata o intera giornata,
  • gli spazi che si devono utilizzare: se attività all’aperto senza allestimenti particolari, se attività che necessita di locali particolari, riscaldati …….
  • i materiali e gli strumenti: se sono degustazioni di prodotti, se l’attività necessita di materiale da predisporre o materiale di consumo, se servono strumenti, ecc.…
  • il numero degli operatori che contemporaneamente devono intervenire
  • le competenze necessarie alla realizzazione dell’attività: se serve la collaborazione di esperti esterni l’azienda

Presi in esame almeno questi fattori, ogni fattoria didattica può stabilire il costo della visita in fattoria per il cliente.
In Italia i costi delle giornate in fattoria sono molto differenti e variano territorialmente in base all’offerta.

 

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Le possibilità sono innumerevoli:

  • Centro estivo (1 o più giorni)
  • Campi in fattoria (1 settimana)
  • Doposcuola (compiti in fattoria)
  • Compleanni in fattoria
  • Feste per le famiglie (domeniche a tema)
  • Serate a tema (laboratori di cucina, degustazioni, tradizioni, vita rurale,  …)
  • Punto tappa per cicloturisti
  • Attività di coinvolgimento anziani
  • Attività di coinvolgimento persone con disabilità
  • Corsi in fattoria per adulti (laboratori di cucina, percorsi didattici all’avvio della gestione dell’orto, il riconoscimento delle erbe spontanee e la loro raccolta, la costruzione di un forno solare, le tecniche di potatura e conservazione della lavanda, ecc…)
  • Attività/animazione nel locale dedicato alla vendita diretta
  • Percorsi di Filiera di prodotto (dall’azienda agricola al negozio)
  • Agriasilo / Agrinido
  • Periodo di Alternanza Scuola-lavoro (progetti delle scuole)
  • Stage-Lavoro in fattoria (finanziamenti alle scuole PON – POR)

 

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Le attività tipiche della vita contadina sono sempre diverse perchè diverse sono le fattorie, diversi sono i luoghi, le persone, le colture, il vissuto e le esperienze.
Ogni fattoria didattica quindi non è uguale all’altra e può proporre attività didattiche e percorsi caratteristici che coinvolgeranno gli ospiti e li faranno sentire protagonisti della giornata.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

La promozione di una fattoria e delle sue attività è molto importante e deve prevedere una strategia di comunicazione efficace e mirata che utilizzi tutti possibilmente gli strumenti di comunicazione e i canali disponibili:

  • sito internet, blog e social media (Facebook, Youtube, LinkedIn, Twitter), garantiscono la massima diffusione dell’immagine e dell’attività aziendale e sono facilmente raggiungibili da un pubblico molto ampio e variegato se ben posizionati sui motori di ricerca,
  • brochure, dépliant e gli altri strumenti cartacei, hanno il vantaggio che possono essere inviati a scuole e uffici di promozione turistica dove possono essere consultati con facilità da insegnanti o consumatori interessati,
  • contatto diretto con insegnanti e dirigenti che può avvenire sia organizzando incontri presso le scuole del territorio sia programmando “open day” in azienda,
  • partecipazione a fiere / feste / eventi organizzati nel territorio.

Tutti gli strumenti devono fornire notizie sull’azienda e invogliare a visitarla. I testi devo essere brevi, incisivi, di semplice lettura e correlati da immagini (fotografie o disegni) altrettanto stimolanti.
Molto efficace risulta anche il passaparola, se un insegnante o un cliente si è trovato bene in azienda è molto probabile che torni e che ne parli a colleghi e amici.
Ricordiamoci che il mondo della scuola ha dei tempi ben stabiliti e le attività, anche se pianificate per la tarda primavera, devono essere organizzate a settembre, durante le prime settimane di scuola. Per questo motivo e per garantire una efficace interazione con i programmi formativi è opportuno contattare gli insegnanti o inviare i materiali informativi all’inizio dell’anno scolastico.

(risponde Filippo Mazzoni, Alimos Soc. Coop.)

Al giorno d’oggi sicuramente i canali web sono fondamentali per la promozione di un’azienda o di un prodotto.
I post devono avere titoli brevi, ma incisivi, testi semplici e vanno associati a immagini che possano emozionare (la maggior parte delle persone, infatti, legge un post se è attratta da immagini o video). Inoltre vanno utilizzate parole chiave ben precise e funzionali agli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Il web ha il vantaggio di essere molto economico (o gratuito) e di raggiungere un pubblico molto ampio. Per funzionare al meglio, però, siti e, soprattutto, social media devono essere aggiornati regolarmente e seguiti costantemente inserendo sempre nuovi post e interagendo velocemente con i visitatori. Avendo la possibilità ed il tempo per seguirli è consigliabile l’utilizzo del maggior numero possibile di social media in quanto ognuno di questi ha caratteristiche proprie, un pubblico specifico ed è utilizzato per determinati scopi.
Per raggiungere il maggior numero di utenti è necessario variare i post (notizie, testi e immagini) in relazione al tipo di social utilizzato. Per fare qualche esempio:

  • Facebook è utilizzato principalmente da un target over 35 e serve per creare/mantenere relazioni,
  • LinkedIn è maggiormente usato da professionisti che vogliono creare una rete di relazioni professionali,
  • Twitter ha utenti con una cultura medio alta per la ricerca di informazioni e approfondimenti,
  • Snapchat ha successo fra i più giovani che condividono messaggi, video e foto che dopo poco tempo si cancellano,
  • Youtube serve per condividere video e musica.

Un altro aspetto importante per siti internet e blog è il posizionamento sui principali motori di ricerca, perché un sito che appare nelle prime pagine delle ricerche ha molte più possibilità di essere “cliccato” di quelli che appaiono nelle pagine successive. L’uso di parole chiave è importante anche per questo.
Nei social, invece, sono premiati la velocità nelle relazioni e l’interazione, quindi riscuotono maggiore successo quelli dove si risponde velocemente alle richieste e si genera movimento sulle pagine (creare nuovi post, commentare, condividere e rilanciare quelli di altri utenti, mettere i “like”, …).
Un altro fattore premiante su internet è il linguaggio che deve essere amichevole, semplice e ben tarato sul target che ci interessa coinvolgere. Una pubblicità che dice solo “compra questo perché è il prodotto migliore” oppure “vieni da me perché sono il più bravo” non funziona più. Per promuovere azienda e prodotti è sicuramente più efficace comunicare i propri valori, la qualità, l’ambiente naturale …. Una tecnica molto in voga è quella dello storytelling, che consiste nel raccontare una storia capace di generare emozioni positive (felicità, sorpresa, divertimento, piacere, sogni, ricordi del passato, …), in cui il protagonista è l’azienda, una persona, un prodotto o un valore aziendale.

(risponde Filippo Mazzoni, Alimos Soc. Coop.)

L’educatore abbandona i panni del “trasmettitore” di conoscenze e diventa l’organizzatore, il mediatore e il facilitatore delle esperienze di apprendimento. Propone problemi da risolvere, fissa i tempi, fornisce gli spunti, forma dei gruppi di lavoro.
Il gruppo oltre ad essere il destinatario dell’azione educativa, diviene protagonista principale dell’apprendimento reale risorsa cui fare riferimento.
il migliore professore quindi è l’agricoltore …. Quello con gli abiti da lavoro – Sporchi di terra, le mani cariche di lavoro e il viso scolpito dall’aria.  Parla il meno possibile …. fa vivere! Mostra e da fiducia. Educa perché sa fare … lo fa tutti i giorni.
Quello che ha il coraggio di non insegnare perché è sicuro della forza e del fascino della realtà !!!

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

La capacità di attenzione di un bambino di 3-4 anni su un’attività arriva fino a 15/20 minuti. A 5-6 anni l’attenzione su un gioco, o un compito può durare anche più di un’ora. L’attenzione aumenta progressivamente per tutta l’infanzia e l’adolescenza.
Progressivamente si impara a: controllare l’attenzione, a “concentrarsi su un compito per lunghi periodi, a pianificare la ricerca delle informazioni sensoriali che possono aiutare a raggiungere uno scopo … annullando o riducendo la percezione di ogni stimolo distraente.
Tenuto conto di tutto questo si deve impostare la durata del percorso didattico, che non deve essere troppo lungo, prevedere pause, discussioni e soprattutto attività dirette.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Nelle fattorie didattiche sono gli stessi agricoltori che accolgono, formano ed educano i consumatori sul ciclo di vita di un prodotto (dal campo alla tavola), sulla stagionalità dei prodotti, sulla cura degli animali allevati, sul territorio rurale, sulla cultura e le tradizioni locali.

La fattoria didattica ha una grande potenzialità nel proporsi a diversi target, dai consumatori in genere ai tecnici del settore, dal cliente occasionale alla proposizione della settimana in fattoria.

Negli ultimi anni si sono sviluppate occasioni sempre più varie:

  • i bambini che vengono accolti in Centri estivi (da 1 o più giorni)
  • i ragazzi che vengono ospitati per il Doposcuola (compiti in fattoria)
  • gli invitati ai Compleanni in fattoria
  • le famiglie che vengono coinvolte in Feste – domeniche a tema
  • i consumatori che vengono invitati a partecipare ad attività nel locale vendita diretta, in giornate volte alla conoscenza della Filiera di prodotto (dall’az. Agricola al negozio)
  • il coinvolgimento degli anziani
  • il coinvolgimento dei disabili
  • contatto con i referenti dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) locali
  • la Formazione rivolta a gruppi di adulti – Corsi in fattoria
  • gli Agriasili / Agrinidi
  • la proposta di Alternanza scuola-lavoro (progetti delle scuole)
  • il lavoro in fattoria (finanziamenti alle scuole PON – POR)

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

Una fattoria didattica accreditata è un’impresa agricola che ha effettuato il percorso di diversificazione con l’ente preposto. E’ un’azienda che rispetta tutti i requisiti necessari richiesti dalla Legge Regionale di riferimento per quel territorio ed è iscritta nell’Albo Regionale delle Fattorie didattiche.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

In Emilia-Romagna il percorso è promosso dalla Regione attraverso la Legge Regionale 31 marzo 2009, n.4 “Disciplina dell’agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole” e dalla Delibera di giunta 8 febbraio 2010, n. 314 “Disposizioni attuative per le Fattorie didattiche”

Alla Regione compete la gestione dell’elenco degli operatori agricoli abilitati e i controlli presso le fattorie didattiche. I Comuni e l’azienda USL di riferimento provvedono alla verifica su sicurezza e aspetti igienico-sanitari.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)

In Italia non esiste una Legge Nazionale che regola la diversificazione dell’impresa agricola in fattoria didattica. Molte Regione, quindi, hanno adottato un proprio Regolamento che “accompagna” o meglio regola le singole tappe che l’imprenditore deve percorrere e i requisiti che deve possedere.
Altre Regioni hanno creato un Albo delle fattorie didattiche del proprio territorio. L’imprenditore agricolo è tenuto ad informarsi presso gli Uffici Regionali preposti (solitamente Ufficio Agricoltura, Educazione Alimentare, Produzioni agroalimentari) e accedere ai siti di riferimento. Questo darà lui la possibilità di intraprendere il percorso appropriato senza perdita di tempo.

(risponde Annalisa Brighi, Alimos Soc. Coop.)